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Accessibilità

Siti web e accessibilità: Linee guida per un CMS accessibile

Prefazione: Quando si parla di accessibilità, abbiamo constatato che spesso dietro si celano spinte commerciali volte a promuovere un determinato prodotto software (tecnicamente detto CMS), facendolo passare per idoneo e conforme ai canoni della navigazione in internet accessibile a tutti. Quando si parla di accessibilità si entra in un regno di ciarlatani che puntano a vendere un proprio prodotto alla pubblica amministrazione, senza che questi peraltro si fregi delle caratteristiche minime richieste per essere realmente un prodotto accessibile, non solo ai disabili, ma anche a gran parte del pubblico. Complici di tutto ciò in primis troviamo i cosiddetti “tecnici” che per conto di pubbliche amministrazioni ed enti hanno incarico di stilare una serie di requisiti tecnici, affinché il software (detto CMS) sia riconosciuto come idoneo in base a presunti canoni di accessibilità richiesti, per poter partecipare a bandi di gare d’appalto per la realizzazione di siti e portali web. Spesso i cosiddetti “tecnici” svolgono semplicemente il ruolo di “basisti” tralasciando quelli che sono i reali requisiti di accessibilità che una piattaforma software debba avere, per spingere determinati prodotti di cui hanno un proprio tornaconto, per tale motivo in questa breve guida viene stilata una seria e concisa lista motivata di requisiti che un CMS debba assolutamente avere affinché questi sia da considerarsi realmente accessibile ai fini di impiego nella pubblica amministrazione.


Tra le caratteristiche principali affinchè un CMS si possa annoverare come accessibile, quella più importante è l’indipendenza da tecnologie addizionali che non siano un semplice lettore html (browser). Una applicazione web non è da considerarsi accessibile se le sue funzionalità possano dipendere da tecnologie aggiuntive opzionali sullo strumento di navigazione, quali per esempio Flash, ActiveX, Script (vbscript, javascript), add-ons basati su tecnologia script client (jQuery, AJAX). Se l’interazione dell’utente con il CMS possa essere in qualche modo preclusa da una delle tecnologie citate precedentemente o altre minori che operano lato client (sul browser), il CMS non è in alcun modo da considerarsi accessibile, ragion per cui un CMS è da considerarsi accessibile se realmente fruibile da un browser con pura funzione di lettore e navigatore (x)html e con script disabilitati.


Un sito web non è da considerarsi accessibile se il suo contenuto non è fruibile da un qualsiasi tipo di dispositivo atto alla navigazione, compresi i dispositivi per la navigazione mobile quali tablet e cellulari. Un sito web è accessibile se questi risulta navigabile dal browser di un qualsiasi dispositivo (no applicazioni aggiuntive!), con una grafica adattata alle dimensioni dello schermo indipendentemente dalla sua grandezza. Per fare ciò il CMS deve implementare una tecnologia nota come Responsive Web Design.


Un sito web deve avere una semantica di pagina agevolata, ovvero non basta che i contenuti siano visibili dal browser in modo chiaro e conciso, ma la struttura che c’è sotto questi dati, ovvero il codice HTML, deve avere un costrutto privo di errori di validazione (requisito importantissimo) e organizzato in maniera strutturata. Per fare ciò vi è una rappresentazione strandard dei dati nel codice di pagina html che viene definita con i microdata. I microdata sono dei descrittori che vanno ad indicare lo scopo di qualsiasi blocco o elemento inserito in una pagina. Usando i microdata gli automi per la navigazione (crawler), e i dispositivi di navigazione per non vedenti, sono in grado di capire e dividere le parti che compongono le pagine web, per tipologia di contenuto. In una pagina web generalmente appaiono moltissimi elementi (etichette, link, bottoni, titoli, sommari, barre laterali, menù), una persona abile non ha problemi ad individua in tutto questo marasma, per esempio chi sia l’autore dell’articolo che appare nella pagina, ma un non vedente sarebbe costretto a leggersi tutto per trovare una semplice informazione che usando i microdata sarebbe stata immediatamente accessibile tramite un apposito browser per i non vedenti. Persino l’individuare un articolo in una pagina web, potrebbe essere una operazione difficile per un non vedente se la pagina non presenta un codice html con semantica strutturata. L’impiego dei microdata, assieme alla validazione html delle pagine web, si annoverano come requisiti fondamentali alla accessibilità in internet.


Se si preclude l’accesso ad un sito web alle varie realtà etniche e linguistiche presenti sul territorio, il sito non sarà da considerarsi realmente accessibile, ragion per cui tra le peculiarità che deve avere un CMS per potersi fregiare come realmente accessibile, è la possibilità di poter permettere la realizzazione di siti multilingua, ovvero con aree divide per lingua. Benché si possa pianificare di concepire un sito in una sola lingua, è bene prevederne l’aggiunta in un secondo tempo. L’aggiunta in un secondo tempo delle funzionalità multilingua in un sito in cui il CMS non lo prevede, può portare alla rottura di altri requisiti utili alla accessibilità. Si pensi per esempio ad un sito in lingua italiana, al quale dopo una fase iniziale venga aggiunta la lingua inglese tramite un plug-in (aggiunta software), la parte del sito in inglese potrebbe presentare nelle foto che condivide con l’altra parte, titoli e descrizioni in italiano creando un certo scombussolamento. Un CMS non è da considerarsi accessibile se questi non prevede un ottimo supporto nativo multilingua. In fase successiva l’aggiunta di una lingua ad un sito web, se il CMS non no lo prevede, potrebbe addirittura implicare l’aggiunta di parti software prodotti da terzi (plug-in) o forzare la migrazione su una piattaforma web differente: Si tratta di passaggi molto dispendiosi che è meglio prevenire fin dall’inizio.


Per chi interessato ad un CMS realmente accessibile, si suggerisce .NET CMS che oltre a rispettare tutti i canoni di accessibilità, è da annoverarsi come prodotto open source che non persegue fini commerciali, completamente gratuito qualsiasi sia il suo impiego e certificabile come accessibile: Su richiesta gli utilizzatori (enti, webmaster, aziende, sviluppatori), potranno ottenere una certificazione circa il software e il rispetto dei canoni di accessibilità per l’impiego che se ne andrà a fare.

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